Malazan Wikia
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Ganoes Stabro[2] Paran [GAN-ohs pah-RAN][3] era il figlio maggiore del Casato Paran di Unta. Nacque a Unta, la capitale dell'Impero Malazan, nell'anno 1142 del Sonno di Burn.[4]

Paran venne descritto come un uomo dai capelli scuri,[5] con un volto su cui posare lo sguardo[6] e una schiena ampia.[7] Portava un elmo come parte della sua uniforme[5] e quando era in viaggio indossava un mantello da viaggio.[8]

L'Aggiunto Imperiale Lorn lo descrisse come un uomo arcigno.[9]

Infanzia[]

Suo padre gli aveva insegnato la necessità di essere cauto nel trattare con le molte facce dell'Impero.[10] In gioventù Ganoes ebbe una fede smodata nell'onestà e nell'integrità.[11] Ebbe un precettore Napan.[12]

Ne I Giardini della Luna[]

1154esimo anno del Sonno di Burn[]

Nel 1154 SB, Ganoes Paran visitò Città di Malaz per la terza volta con suo padre, che stava negoziando con gli ufficiali del porto riguardo alla decima sulle esportazioni dell'isola.[13] Mentre il padre di Ganoes stava negoziando, Ganoes si avventurò sulle mura della Fortezza di Mock e osservò i disordini nel Quartiere del Topo.[14] Guardando il fumo e le fiamme distanti, egli incontrò Whiskeyjack[15], Il Violinista e Surly[16] . Nella sua discussione con Whiskeyjack, con disapprovazione dell'uomo più anziano, menzionò la sua voglia di fare il soldato e di essere un eroe, asserendo che lui non credeva che il mondo avesse bisogno di un altro "mercante di vini".[17]

All'epoca Paran notò che Whiskeyjack sembrava giovane e che Violinista non aveva molto più dei suoi 12 anni,[4] tuttavia, la falsa valutazione di Paran alla fine del prologo sulla fonte di un odore[17] deve essere presa come un'indicazione che, a quell'età, il suo giudizio non era necessariamente esatto.

1161esimo anno del Sonno di Burn[]

Sette anni dopo gli eventi del Prologo, Ganoes Paran era da poco di stanza ad Itko Kan. Diplomato nel corpo ufficiali dell'Accademia, aveva raggiunto il grado di tenente nell'Ottava Cavalleria.[18][19] Dopo essersi offerto volontario per guidare l'ispezione del posto,[20] venne incaricato di scortare l'Aggiunto Lorn attraverso il Massacro di Itko Kan,[21] che era stato iniziato da Ammanas e perpetrato dai Segugi dell'Ombra.[22]

2019 - Welcome to the Imperial Warren by Slaine69

Benvenuto nel Canale Imperiale di Slaine69

L'Aggiunto Lorn assegnò a Paran un incarico nel suo staff per continuare le indagini sul massacro.[23] Il primo incarico di Paran fu quello di indagare nella città mercantile di Gerrom.[24] Scoprì le conseguenze di un altro massacro. Tornò quindi a Unta, scortato da Topper, attraverso il Canale Imperiale,[25] per riferire le sue scoperte e incontrò di nuovo Surly, ora l'Imperatrice Laseen, quando lui e Topper uscirono dal Canale nella Sala del Trono.[26]

Paran ricevette dall'Aggiunto Lorn l'ordine di riunirsi al Corpo Ufficiali di Unta per continuare il suo addestramento fino a quando non avrebbe avuto nuovamente bisogno di lui.[27] Lavorando con l'Aggiunto, si abituò ad essere usato.[11]

1163esimo anno del Sonno di Burn in poi[]

Ganoes paran by pixx 73

Ganoes Paran di Jirí Dvorský

Nell'anno 1163 del Sonno di Burn, Ganoes Paran era divenuto Capitano e fu inviato al suo nuovo comando permanente con gli Arsori di Ponti della Seconda Armata Malazan.[28] I dettagli dell'incarico gli furono trasmessi da Topper, che arrivò a bordo della trireme imperiale via Canale Imperiale più o meno in concomitanza della battaglia finale a Pale.[29] La parte segreta della missione di Paran consisteva nell'occuparsi della giovane ragazza posseduta Dolente che avrebbe dovuto rintracciare in continuità con la sua missione iniziata a Ikto Kan. Topper gli disse che si temeva che dolente potesse aver corrotto gli Arsori di Ponti e forse Dujek il Monco e l'intera Seconda Armata.[30] Questa era la seconda volta che Paran si incontrava con Topper e, in entrambi i casi, i due si erano sempre lasciati in cattivi rapporti, con Topper che accusò Paran di essere arrogante e scortese.[31][32]

Paran sbarcò a Genabaris su Genabackis durante la Stagione delle Correnti nel 1163 SB. Il suo contatto, un agente governativo, forse un Artiglio, osservò che Paran aveva l'aspetto di un membro della nobiltà e che la sua spada lunga non aveva una singola macchia. Suppose che Paran fosse "verde come l'acqua stagnante della baia". Quando i due si guardarono negli occhi, tuttavia, l'agente giudicò che lo sguardo di Paran avesse qualcosa di pericoloso, facendo sembrare i suoi occhi più vecchi del resto del viso. Paran raccolse quindi la sua sacca e seguì l'agente per incontrarsi con i Moranth.[33]

Paran non aveva mai sentito parlare dei Quorl e fu sorpreso quando gli fu detto che avrebbe volato.[34] Fu trasportato a poca distanza da Pale, dove ad attenderlo c'era Toc il Giovane, che lo accompagnò nella città ormai soggiogata. Paran, che non chiamava nessuno "amico" da due anni, andò molto d'accordo con Toc, nonostante l'uomo fosse un Artiglio. Quando si separarono, Toc disse a Paran di rivolgersi a lui se avesse avuto bisogno di aiuto.[35]

Ganoes aveva chiamato "Fortuna" la spadala spada che aveva comprato qualche anno fa, il che lo portò a essere notato da Oponn, che vide in questo un'altra opportunità per creare scompiglio.[36]

Ganoes

Interpretazione di Ganoes Paran di Yapattack

Paran incontrò brevemente alcuni degli Arsori di Ponti alla Taverna di Knobb, a Pale, ed espresse la sua preoccupazione nel guidare un'unità che aveva notoriamente avuto diversi ufficiali.[37] Uscito dalla locanda, venne attaccato e ferito mortalmente da Dolente.[38] Mallet stimò in seguito che la prima ferita era stata una pugnalata fatale sotto il cuore, mentre il secondo colpo avrebbe dovuto ucciderlo più lentamente ma non meno scuramente.[39] Ad ogni modo, Paran sopravvisse grazie all'intervento di Oponn.[40] L'accordo tra Oponn e il Guardiano della Porta prevedeva che qualcuno vicino a Paran sarebbe morto di una morte veloce e sconosciuta.[41] Qui Paran incontrò anche Trono d'Ombra e due dei Segugi dopo che Oponn se n'era andato e riuscì a convincere il Sovrano dell'Ombra che sarebbe stato meglio lasciarlo andare.[42] Paran fu poi trovato a Pale più di un'ora dopo.[43] da Picker ed Antsy[44] e portato da Ben lo Svelto, Kalam e Mallet della maga Tattersail per essere guarito[45] mentre gli Arsori di Ponti erano in procinto di partire con i Moranth Neri verso Darujhistan.

Mallet concluse che la guarigione forzata di Paran aveva riguardato solo la carne e che temeva per lo stato mentale del Capitano. Paran avrebbe subito uno shock che avrebbe avuto bisogno di tempo per guarire. Poiché la guarigione forzata aveva interrotto le connessioni tra il danno fisico e quello mentale, Mallet non poteva fare nulla per accelerare la guarigione.[46] Su istruzioni di Whiskeyjack,[47] Paran doveva essere tenuto nascosto da Tattersail e Ricciolo durante la guarigione.[48] Per quanto riguardava tutti gi altri, fu ritenuto scomparso.[49]

Alcune ore dal suo arrivo da Tattersail, Ricciolo, la cui anima era stata trasferita in una marionetta, era stato rintracciato da Gear, uno dei Segugi dell'Ombra, nella residenza di Tattersail.[50] Paran, pallido e tirato, apparve dalla camera da letto interna e attaccò il Segugio, ferendo Gear al petto con la sua spada Fortuna e facendo fuggire il Segugio via Canale.[51]

Paran si prese cura della maga ferita mentre giaceva febbricitante per l'attacco. Aveva solo qualche vago ricordo dei momenti successivi al suo accoltellamento e Ricciolo, che sembrava odiare il Capitano, si rifiutò di rispondere alle domande, sebbene avesse rivelato che la maga era riuscita in qualche modo a eseguire istintivamente un incantesimo che nascose Paran dall'essere individuato da Tayschrenn.[52]

Quando Tattersail riprese i sensi, lei e Paran discussero degli eventi riguardo la sua miracolosa guarigione e che probabilmente era stato usato da Oponn. Tattersail gli chiese di non andarsene, poiché la paura della spada del Capitano era l'unica cosa che impedisse a Ricciolo di attaccarla, e lui acconsentì.[53]

Paran si scoprì attratta da Tattersail e i suoi sentimenti furono ricambiati.[54] Tattersail dedusse che il motivo per cui l'Aggiunto Lorn non riusciva più a rintracciare il Capitano era che il suo incontro con Oponn aveva reciso il legame.[55]

Paran and Anomander by slaine69

Interpretazione di Paran e Anomander di slaine69

Dopo che Tattersail partì per Darujhistan ad avvisare Whiskeyjack del pericolo rappresentato da Lorn e dal suo T'lan Imass, Paran apprese da Toc il Giovane che il pericolo era forse più grande del previsto e decise di seguirla insieme a Toc, che insistette per venire con lui.[56] Mentre viaggiavano all'inseguimento di Tattersail, vennero ostacolati dalla marionetta Ricciolo che spedì Toc all'interno di uno squarcio; tuttavia, l'attacco della marionetta contro Paran venne interrotto dall'arrivo dei Segugi dell'Ombra. I Segugi, tra cui Gear, uccisero la marionetta. Si accinsero poi ad assalire Paran che fu salvato dall'arrivo di Anomander Rake che uccise due dei Segugi con la sua spada Dragnipur.[57]

Dopo la partenza di Rake, Paran intinse una mano nel sangue di un Segugio e si ritrovò all'interno di Dragnipur, senza catene. Parlò brevemente con uno dei prigionieri della spada prima di aiutare i Segugi a fuggire attirandoli in un portale verso il Canale dell'Oscurità.[58]

Un paio di giorni dopo dopo aver liberato i Segugi, Paran incontrò una mandria di Bhederin e attaccato da un giovane durante il passaggio della mandria.Riuscì a tramortire il ragazzo. Il ragazzo apparteneva ad un gruppo di Rhivi che apparvero ed attaccarono il capitano. Si fermarono dopo che la spada di Paran respinse tutti i proiettili che gli erano stati lanciati. Il gruppo fece, quindi, andare avanti una bambina, di circa cinque anni, che a Paran sembrava molto familiare. Attraverso un interprete, gli venne detto che la ragazza aveva ordinato che la sua vita venisse risparmiata e che non doveva addolorarsi perché avrebbe incontrato di nuovo la donna che credeva morta. Proprio quando i Rhivi scomparvero in una nuvola di polvere, Paran riconobbe nella bambina le fattezze di Tattersail.[59]

Paran and Silverfox by Efirende

Paran e Volpe d'Argento di Efirende

Poco dopo, Paran incontrò Coll ferito. Paran si offrì di accompagnarlo a Darujhistan e gli lasciò usare il suo cavallo da soma, risparmiando al ferito una cavalcata a dorso di mulo. I due uomini si accamparono e davanti a una bottiglia di vino si scambiarono le storie della loro vita.[60] Quando arrivarono in città, le ferite di Coll si erano aggravate e Paran, con l'aiuto di un paio di guardie, fece trasportare Coll alla sua destinazione dichiarata, la Locanda della Fenice.[61] Seduto a un tavolo del bar, meditando sul fatto che il suo nuovo amico sarebbe potuto morire presto, Paran ebbe il dubbio che la sua fortuna fosse cambiata e conficcò la spada nel legno del tavolo. Stava quasi per spezzarla quando comparve Kalam e si presentò. Paran lo interruppe immediatamente e chiese del guaritore della squadra, poi ordinò di portarlo alla locanda. Mallet arrivò poco dopo, accompagnato da Whiskeyjack, e mentre il guaritore salvava la vita di Coll, Paran aggiornò il sergente. Lo informò dei sospetti di Tattersail, secondo cui gli Arsori di Ponti erano stati mandati a morire durante la conquista della città e che la maga era morta nella Pianura Rhivi. Inoltre, Lorn stava arrivando accompagnata da un T'lan Imass.[62] Whiskeyjack utilizzò quindi un dispositivo per contattare Dujek e lo informò degli ultimi eventi. Paran accettò di prendere parte alla ribellione delll'Armata del Monco,fino a quando avrebbe ottenuto la sua vendetta contro Tayschrenn. Disse a Dujek che voleva che Whiskeyjack rimanesse al comando a livello locale.[63]

Whiskeyjack riferì a Paran che restava l'intenzione di prendere il Darujhistan, poichè avevano bisogno delle sue ricchezze per sostenere la lotta che Dujek intendeva intraprendere contro il Veggente Pannion a sud, la cui proclamazione di una guerra santa minacciava non solo la regione ma il mondo intero.[64]

L'Aggiunto Lorn ammise a se stessa di essersi sentita attratta da Paran e che le dispiacque averlo perso.[65]

Paran aveva detto a Whiskeyjack che Lorn avrebbe lasciato qualcosa, ma il sergente disse a Ben lo Svelto che Lorn non l'aveva ancora fatto. Da una conversazione con Kalam, che disse che lo squadrone era ancora "pulito", Paran forse si aspettava un qualche tipo di dispositivo di tracciamento.[66][67]

Quando Paran arrivò nel giardino di Lady Simtal durante la festa, sentì che c'era qualcosa di molto strano, come se si trovasse all'interno di una presenza primordiale. Lui e Kalam si imbatterono nell'ex Dolente, in piedi davanti a uno strano blocco di legno che sembrava crescere e che era la fonte dell'anomalia. Dolente confessò di ricordare vagamente di aver ucciso Paran e il Capitano andò a chiamare Mallet per dare un'occhiata alla ragazza stranamente cambiata.[68] Mallet scoprì che Dolente non era più posseduta, ma rilevò anche un'altra presenza. Paran gli consigliò di aiutare quella presenza a guarire la ragazza e il guaritore accettò.[69]

Paran poi assistette mentre Kalam, in veste di rappresentante dell'Impero Malazan, stipulava un contratto con Vorcan Radok, la Signora della Corporazione dei Sicari, per l'eliminazione della Cabala T'orrud. Paran suggerì che era improbabile che Anomander Rake si sarebbe opposto direttamente alle forze dell'Impero.[70]

Prima Paran e poi la sua spada erano stati strumenti di Oponn. Quando sentì che la sortuna gli aveva voltato le spalle, poco prima di partire da Darujhistan diede la sua spada a Cotillion.[71] In sostituzione di "Fortuna", egli prese la spada di Otataral dell'Aggiunto Lorn dopo il suo assassinio.[72]

In Memorie di Ghiaccio[]

Paran small

Ganoes Paran di Corporal Nobbs aka Luktarig

Come Capitano degli Arsori di Ponti, Paran si ricongiunse all'armata di Dujek a Pale. Normalmente diffidenti verso gli ufficiali nobili e sospettosi riguardo ad eventuali tradimenti, gli Arsori non vedevano di buon occhio il loro nuovo capitano. Whiskeyjack era abbastanza preoccupato da chiedere a Mallet di guardare le spalle al giovane.[73]

Nei mesi successivi al suo viaggio dentro Dragnipur, Paran fu tormentato dalla malattia, visioni ultraterrene e memorie sconociute. Sospettava che la causa fosse l'esposizione al sangue del Segugio. Sentiva che, nonostante fosse sfuggito dal mondo della spada, si sentiva come se fosse incatenato al suo interno, e la stretta si faceva sempre più forte, un'aspettativa di diventare qualcosa...[74]. La sua condizione non passò inosservata né a Ben lo Svelto né a Mallet, i cui poteri Denul si retrassero in presenza di Paran.[75]

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Interpretazone di Paran, il Padrone del Mazzo, di Artsed

In realtà, Paran era stato scelto dagli Azath per diventare il Signore del Mazzo. Un nuovo potere Indipendente e quasi Ascendente, Paran era stato scelto per giudicare in un momento di incertezza nel Mazzo dei Draghi. Ciò fu confermato da diverse fonti, tra cui Volpe d'Argento,[76] Ben lo Svelto[77] e Raest, ora guardiano della Casa Finnest, quando lo spirito di Paran vi si recò. Alla Casa Azath il capitano scoprì di poter viaggiare in vari Canali semplicemente concentrandosi sulle loro mattonelle rappresentative.[78] Inoltre, l'immagine stessa di Paran apparve su una nuova carta dipinta sotto il tavolo da gioco truccato di Violinista e Hedge.

L'elevazione pareva dotarlo di conoscenze preternaturali.[79] Ad esempio, Paran aveva l'innaturale capacità di vedere in lontananza l'aura della forma draconiana di Anomander Rake.[80]

Dujek ebbe l'ingrato compito di informare Paran della Decimazione di Unta, che aveva portato alla morte dei suoi genitori, all'ascesa di Tavore ad Aggiunto e all'imprigionamento di sua sorella Felisin. La vita di Paran venne ulteriormente complicata dall'arrivo di Volpe d'Argento che, sebbene ancora bambina, portava l'anima adulta della sua ex amante Tattersail.[81] I due condividevano una connessione che poteva essere mantenuta anche a grandi distanze.

Quando l'Armata del Monco si alleò con le forze di Caladan Brood per affrontare il Dominio di Pannion, Dujek inviò Paran e gli Arspro di Ponti alla Catena Barghast tramite quorl, messi a disposizione da Twist e dai Moranth Neri. Circondato da rabbiosi Barghast Viso Bianco, Paran dovette usare il prestigioso retaggio di Trotts per assicurarsi un'alleanza con il signore della guerra, Humbrall Taur. Trotts combatté un duello all'ultimo sangue con il figlio minore di Taur per farsi riconoscere dai Barghast. Quando il duello si concluse con la morte del figlio di Taur e con Trotts in fin di vita, Paran dovette trattenere un gruppo di Arsori di Ponti impauriti e in preda all'ammutinamento dall'intraprendere una violenta azione preventiva per fuggire dall'accampamento. Paran recuperò in tempo Mallet per salvare la vita di Trotts e continuò le trattative fino al tardivo arrivo di Ben lo Svelto, che portò la notizia che gli spiriti perduti Barghast erano sepolti sotto Capustan. Il successo di Paran nella gestione della missione gli valse il rispetto dei suoi soldati, con Aimless che lo definì "freddo come un inverno Jaghut".[82]

L'Assedio di Capustan[]

Paran assunse il ruolo di secondo in comando della banda da guerra di Trotts e marciò con i clan dei Viso Bianco verso Capustan, che era appena caduta in mano alle orde Pannion dell'Eptarca Kulpath. Gli Arsori di Ponti furono i primi a giungere in supporto a Capustan, usando le munizioni Moranth per farsi strada tra i 200 Betakliti e le migliaia di Tenescowri che sorvegliavano la Porta Settentrionale della Città.[83] Passando per le strade vuote seguiti da contadini cannibali, incontrarono immediatamente Gruntle e si unirono alla sua truppa in cima al tetto di un edificio difendibile. Spaventato e irritato dalla loro situazione precaria e dalla mancanza di comunicazione da parte di Paran, che era malato, Antsy quasi sguainò la spada contro il capitano. Paran offrì le sue spalle non protette al sergente prima che Mallet riuscisse a calmare la situazione.[84]

Ancora una volta Paran venne assalito dal suo ruolo di Padrone del Mazzo, osservando Fener venire catapultato nel mondo mortale vicino a tre figure in piedi davanti ad un monolite di giada. Iniziò quindi ad avere una conversazione mentale con Nightchill/Volpe d'Argento, dicendole che se lei e gli altri Dei Antichi avevano scelto lui come mediatore del Mazzo, allora avevano scelto male. Non sarebbe mai più stato una marionetta di un altro dio e giurò di chiamare contro di lei i Segugi dell'Ombra. Nightchill placò la sua rabbia dicendogli che non era tutto come sembrava e che era stato tenuto all'oscuro della vera battaglia per pietà. Nightchill gli rivelò che l'uomo con cui Paran aveva parlato all'interno di Dragnipur era Draconus, il forgiatore dell'arma. La sua forza era necessaria per la battaglia imminente, ma prima doveva essere liberato dalla sua prigione. Purtroppo, questo avrebbe richiesto la frantumazione della spada e la liberazione di tutti gli altri prigionieri. Disse che c'era ancora tempo perché Draconus trovasse un modo per fuggire senza scatenare una legione di orrori sul mondo.[85]

Quando Paran riprese i sensi, condusse gli Arsori, assieme a Gruntle, al Thrall. Qui assistettero al momento in cui l'Incudine-Scudo Itkovian punì il traditore Rath'Fener e poi si fece carico del dolore della città per purificarla. Paran si fece avanti per aiutare l'Incudine-Scudo mentre vacillava a causa dell'assenza del suo dio, e anche Mallet, con l'aiuto degli spiriti Barghast, fu spinto all'azione. Paran poi fece da intermediario tra Rath'Trake, la Spada Mortale di Trake, e Itkovian, permettendo di trovare un non facile equilibrio. Poi fece un passo indietro per permettere ai Barghast di reclamare i loro antenati.[86]

Paran e Gruntle commiserarono i loro ruoli indesiderati di rappresentanti dei poteri superiori del mondo. Il Padrone del Mazzo si era reso conto che gli era stato chiesto di benedire o negare la presenza della nuova Casa delle Catene del Dio Storpio nell Mazzo dei Draghi. Molti spingevano per il rifiuto, tra cui Anomander Rake, Trake e Hood, ma una voce dentro Paran chiedeva il contrario. Gruntle fece notare che la nuova Casa al momento operava a suo piacimento al di fuori delle regole, ma una Casa legittimata sarebbe stata vincolata alle stesse regole di tutti gli altri.[87] Paran apprese anche che doveva stare attento alle sue dichiarazioni. Dando la sua metaforica benedizione alla richiesta di Velbara di prendere in custodia il prigioniero Anaster, fece barcollare fisicamente il Destriante con il peso delle sue parole.[88]

Dopo che gli eserciti di Dujek e Brood ebbero sconfitto le ultime truppe di Kulpath, riunirono i rappresentanti di tutte le fazioni alleate per decidere la loro prossima mossa. Gli eserciti avrebbero quindi marciato sulla città Pannion di Corallo. Contemporaneamente, Volpe d'Argento aveva completamente maturato il suo ruolo di Divinatrice e il legame che Paran condivideva con la sua anima di Tattersail venne interrotto.[89]

Il Signore del Mazzo usò i suoi poteri per visitare il Trono dell'Ombra su Drift Avalii, dove apprese che era ricercato dai Tiste Edur. Si ritrovò anche a ritornare nel Canale all'interno di Dragnipur. Cercò Draconus che gli disse che l'incapacità di Rake di rifornire la prigione di nuove anime rischiava di provocare un disastro. Sempre meno prigionieri erano in grado di trainare il gigantesco carro e di tenere il Cancello dell'Oscurità lontano dalla tempesta del Caos che lo inseguiva. Egli sostenne che Dragnipur doveva essere distrutta.[90]

L'Assedio di Corallo[]

Paran e gli Arsori di Ponti furono inviati segretamente in avanscoperta rispetto all'esercito principale per una ricognizione del territorio al di fuori di Corallo. Si impadronirono di una rete di trincee e tunnel difensivi su un pendio boscoso a nord della città. Quando una compagnia di Bekliti e Urdomen si imbatté in loro, difesero la posizione fino a quando non furono rinforzati da Dujek.

Paran fighting Condor by dejan delic

Interpretazione di Paran che combatte con un Condor di dejan-delic

Durante il combattimento, Ben lo Svelto mostrò a Paran come usare i suoi poteri di Ascendente per pescare le proprie carte del mazzo. Insieme riuscirono ad abbattere uno dei Condor posseduti del Veggente Pannion e ad attaccarlo a terra. Il combattimento fece emergere l'aspetto di Segugio di Paran, che combatté contemporaneamente il condor come uomo e come Segugio. Ben lo Svelto riconobbe questo potere come proveniente da Kurald Emurlahn, ma Paran non ricordò in seguito la sua trasformazione.[91] Ordinò a Mallet di curare i suoi soldati e di non spendere i suoi poteri per rimuovere le cicatrici riportate sul suo volto e sull'orecchio lacerato.[92]

Durante la successiva Battaglia di Corallo Nera, gli Arsori di Ponti vennero introdotti in città tramite Quorl, con il favore dell'oscurità. La loro missione consisteva nell'attaccare la fortezza del Veggente Pannion, mentre Dujek guidava il resto delle truppe nella città stessa.[93] Mentre i suoi soldati tenevano a bada i condor del Veggente Pannion e facevano breccia nelle mura della fortezza, Paran e Ben lo Svelto raggiunsero il tetto della fortezza. Catturarono il Veggente e lo portarono a Morn tramite Canale, dove Paran usò il suo aspetto di Segugio per impedire a Kilava di uccidere il loro prigioniero. Riuscirono ad annullare l'antico errore di Kilava convincendo il Veggente a risigillare lo Squarcio con l'anima della Matrona dei K'Chain Che'Malle e a liberare sua sorella.[94]

Poi Ben lo Svelto li portò nel regno di Burn, dove Paran fu testimone della nascita della possibile manifestazione finale dell'Omtose Phellack. Il Veggente, ora libero dall'influenza corruttrice del Dio Storpio, svelò completamente il Canale Jaghut per rallentare l'infezione di Burn da parte del Dio. La sacerdotessa di Burn, la Strega di Tennes, avvisò di non rivelare mai l'esistenza della manifestazione.[95]

Tornando alla battaglia, Paran e Ben lo Svelto appresero della morte di Whiskeyjack e della maggior parte degli Arsori di Ponti. Paran estrasse una carta per portarli alla tomba nella sala del trono della Progenie della Luna, in modo che potessero rendergli omaggio. Pensando che probabilmente fosse troppo tardi, li benedisse tutti.[96] Successivamente, Paran declinò l'offerta di Dujek di accompagnarlo a Sette Città per sedare la ribellione. Invece, il Gran Pugno permise a Paran e ai rimanenti Arsori di Ponti di ritirarsi segretamente, come desiderava Whiskeyjack. Per l'Imperatrice e l'Impero in generale, furono ritenuti morti.[97]

Diversi degli Arsori di Ponti utilizzarono le paghe arretrate accumulate per acquistare e ristrutturare la Taverna di K'rul. Tre settimane in compagnia dei suoi ex subordinati furono sufficienti per convincere Paran a trasferirsi nella Casa Finnest con Raest. Il guardiano Jaghut accolse il suo nuovo ospite senza entusiasmo.[98]

Ne La Casa delle Catene[]

Ganoes Paran by enolezdrata

Ganoes Paran di enolezdrata

Mentre l'Aggiunto Tavore Paran guidava la sua Quattordicesima Armata Malazan fuori da Aren verso Raraku, ricevette la visita di Topper. Il Signore dell'Artiglio le portò la notizia che suo fratello non era in realtà un rinnegato, ma faceva parte dei piani dell'Imperatrice Laseen. Era stato un eroe su Genabackis, ma era morto a Corallo ed era stato sepolto nella progeniue della Luna con gli altri Arsori di Ponti.[99]

Felisin ricordò il fratello e la sorella che da bambini giocavano con le spade di legno. Ganoes aveva un modo di ridere e di istruire con gentilezza la sorella minore.[100] Quando Ganoes fu mandato a scuola, Tavore diventò fredda e distante.[101]

Alla vigilia della Battaglia di Raraku, il Padrone del Mazzo fece la sua scelta e approvò la Casa delle Catene. Il Dio Storpio era ora vincolato alle stesse regole degli altri dei.[102]

Ne I Cacciatori di Ossa[]

Ganoes trascorse il suo tempo a Darujhistan imparando a conoscere i giocatori della guerra imminente, mentre il pantheon si scindeva e il Dio Storpio trovava alleati. Sette mesi dopo, recuperò la spada otataral di Lorn da dove era stata sepolta nella tenuta di Coll e si recò in nave alla volta di Sette Città, dove incontrò Apsalar nello Stretto di A'rath.[103][104] I due convennero che Ganoes e l'Ombra probabilmente non erano nemici e Paran rivelò di essere venuto a Sette Città per contrastare un nemico ed eliminare una minaccia prima di ripartire verso Quon Tali.[104]

Paran and the Dead by Noah Bradley

Paran e i Morti di Noah Bradley (Immagine ufficiale)

Mentre si dirigeva verso il rinato Mare di Raraku, assistette all'uscita della strega Jaghut, Ganath, dalla prigione del suo tumulo. Il ruolo di Paran come Padrone del Mazzo dei Draghi gli aveva "in qualche modo" concesso la conoscenza di conversare con la Jaghut nella sua lingua.[105] Incuriosita dallo strano "dio", Ganath decise di accompagnarlo sulla riva del mare, dove lo vide convocare ritualmente un esercito di morti del mare, tra cui gli Arsori di Ponti deceduti a Corallo. Paran chiese che lo aiutassero a trovare i Deragoth per distruggere il T'rolbarahl, Dejim Nebrahl, liberato dagli Innominati.[106]

Il fantasma di Hedge viaggiò con Ganoes e Ganath verso l'aldilà primordiale degli Jaghut, Verdith'anath, noto anche come "Il Ponte della Morte". Ben presto furono raggiunti da Karpolan Demesand e dalla sua carrozza della Corporazione Mercantile Trygalle, che Paran aveva incaricato di accompagnarli.[107] All'inizio del viaggio, Hedge prese da parte Paran per sondare la possibilità che il Padrone del Mazzo creasse una carta Soldato Indipendente come ricompensa per l'aiuto offerto dall'esercito dei morti. Paran disse che ci avrebbe pensato.[108]

Paran cavalcò il suo cavallo a fianco della carrozza mentre questa lottava sul ponte contro un'orda di uomini-bestia dalla pelle ocra. Salvò l'azionista della Trygalle, Thyrss, dopo che questa era stata trascinata a terra da una folla di creature. Quando poi scoprì la carrozza distrutta del lamaga Trygalle scomparsa, Darpareth Vayd, Paran riconobbe l'odore dei suoi "parenti", Doan e Ganrod, come i colpevoli. Determinò che i due Segugi dell'Ombra erano passati da questa parte dopo averli liberati da Dragnipur. Un passaggio alla fine del ponte li portò al Nascente.[109]

Entrati nel Nascente, furono inseguiti da una massiccia creatura coperta di scaglie simile a un orso. Paran la mandò altrove usando una carta estratta frettolosamente dal Mazzo.[110] Arrivati a destinazione, trovarono sette enormi statue di Deragoth (cinque intatte e due in frantumi). Paran capì che Doan e Ganrod si erano riuniti e congiunti alle loro controparti Deragoth nelle statue in frantumi. Alla base di una statua c'era un tempio fatto con legni galleggianti dove Paran e Ganath scoprirono i corpi ritualmente sacrificati di Darpareth Vayd e del suo ultimo cliente, Sedara Orr. Paran incaricò Hedge di distruggere le statue rimanenti con delle munizioni per liberare i Deragoth. Mentre Hedge preparava le sue cariche, Paran evocò un irritato Trono d'Ombra usando il Mazzo. Comunicò al dio che intendeva liberare tutti i Deragoth per dare la caccia a Dejim Nebrahl, un'idea che Trono d'Ombra trovò "profondamente stupida". Si infuriò ulteriormente quando Paran gli chiese di inviare anche i Segugi dell'Ombra a Sette Città. Ma Paran aveva capito che i Deragoth liberati avrebbero prima cercato le loro controparti e che se ciò fosse avvenuto nel Regno dell'Ombra tutto ciò che Trono d'Ombra aveva in mente sarebbe stato letteralmente "ridotto in pezzi". Trono d'Ombra accettò con riluttanza.[111]

Hedge distrusse le statue dei Deragoth e Karpolan guidò la fuga della Carovana via Canale, precedendo di poco gli infuriati Deragoth. Hedge rimase indietro nonostante gli sforzi di Paran. Il portale li condusse in un regno dei morti dove furono sommersi da innumerevoli non-morti, finché Ganath non li trascinò nell'Omtose Phellack. Il frenetico viaggio ridusse in frantumi la carrozza e fece morire diversi azionisti e cavalli.[112][113] Alla fine Karpolan li riportò a Sette Città, vicino a G'danisban. Ganath si congedò e Paran consegnò a Karpolan la spada otataral di Lorn come pagamento. Karpolan frantumò la spada e permise a Paran di tenere un frammento grande come un dito.[114]

Ritorno nell'Esercito[]

Paran si diresse verso la vicina G'danisban, dove trovò l'Armata del Monco e fu arrestato da Futhgar come sospetto disertore.[115] Fu portato davanti al capitano Sweetcreek e gli fu ordinato di essere mandato in prigione pprima di essere giustiziato. Piuttosto che sottomettersi, Paran stese Futhgar e Sweetcreek e li lasciò legati e imbavagliati nella tenda del capitano. Mentre si dirigeva verso la tenda di comando del Gran Pugno, si imbatté nel ricogntore Hurlochel, che lo conosceva dalla campagna Pannion. Venendo salutato da Hurlochel aiutò a stabilire le credenziali di Paran come ufficiale.[116]

Hurlochel informò Paran che Dujek aveva rintracciato la fonte della peste lingua-blu che devastava le Sette Città nel Tempio Supremo di Poliel a G'danisban. Dujek guidò una compagnia di veterani contro il tempio, aspettandosi di affrontare solo una Somma Sacerdotessa, ma trovò invece la Dea stessa. La compagnia fu costretta a ritirarsi nell'accampamento dell'esercito, ma Dujek e i sopravvissuti furono tutti colpiti dalla peste. Solo il febbrile lavoro dei guaritori dell'Armata li tenne in vita.[117] Paran assunse con riluttanza il comando dell'Armata. Non volendo usare il suo vero nome, accettò il suggerimento di Hurlochel di fingersi il Capitano Kindly.[118]

Master of the Deck by Celtic Botan

Padrone del Mazzo di Celtic Botan

Paran entrò a G'danisban per affrontare Poliel, portando con sé solo il riluttante Noto Boil, guaritore dell'armata ed ex sacerdote di Soliel. Nella città morta furono avvicinati da Naval D'natha, che Noto Boil riconobbe come la Prescelta di Soliel. Il guaritore rimase stupito quando Paran rifiutò bruscamente l'aiuto della dea per nascondersi. Paran fu invece trovato da Faccia-Rotta e dalla sua banda e portato nella sala dell'altare di Poliel. L'entrata inaspettata di Paran a cavallo risparmiò inavvertitamente a Torahaval Delat, sorella di Ben lo Svelto, di morire per mano della dea. Dichiarando di non temere i Soletaken e di non essere in grado di percepire la sua vera natura, Poliel rimase sbalordita quando il Padrone del Mazzo le bloccò la mano con il frammento di otataral preso dalla spada di Lorn. Paran se ne andò dicendo: "Da' noia ai mortali, Poliel, e la pagherai". Come parte del suo accordo con Trono d'Ombra, i Segugi dell'Ombra depositarono rapidamente Dejim Nabrahl ai piedi di Poliel e i Deragoth inseguitori fecero a pezzi sia Poliel che il T'rolbarahl.[119]

Il Padrone del Mazzo trascinò quindi Noto Boil al Tempio di Soliel, dove usò il suo potere per evocare la dea furiosa. Le ordinò di concedere temporaneamente a Noto Boil e agli altri sopravvissuti di G'danisban il potere di guarire la peste su Sette Città. Ma era già troppo tardi per Dujek, che era morto poco dopo l'ingresso di Paran in città.[120] I restanti ufficiali appresero la vera identità di Paran e lo nominarono Gran Pugno come sostituto di Dujek, sulla base degli scritti nei diari di Dujek.[121] L'armatura del precedente Gran Pugno, con una nuova manica di maglia, passò al nuovo comandante.[122] Paran chiese all'artista imperiale Ormulogun di creargli un nuovo Mazzo di Draghi.[123]

Dopo aver concluso le questioni in sospeso a G'danisban, Paran portò l'Armata a est verso Hanar Ara, dove aveva percepito del potere.[124] Prima che potesse raggiungere la Città dei Caduti, il cielo orientale si illuminò quando una dozzina di soli iniziarono a cadere dal cielo. Paran si affrettò a chiamare Ormulogun per il mazzo in lavorazione, sperando di chiedere aiuto a Mael. Ma Paran scoprì che l'unica carta completata lo portava davanti a Hood, alla porta del suo regno. Paran strinse un patto frettoloso ma non svelato con il dio per fermare ciò che stava per accadere. Quando Paran tornò in sé, i suoi soldati gli chiesero se avesse appena salvato il mondo.[125]

Nei pressi di Hanar Anar, l'Armata fu avvicinata da quattromila guerrieri tribali a cavallo. Mathok, ex comandante delle armate ribelli di Sha'ik Rinata nella Battaglia di Raraku, si arrese con il suo esercito a Paran. Quando Paran lo interrogò sulla Città dei Caduti, apprese che era popolata da un culto dissoluto guidato da una nuova Sha'ik Rinata che predicava la salvezza dopo la morte. Pur riconoscendo che il culto si sarebbe rivelato pericoloso in futuro, non riuscì a seguire il consiglio di Mathok di massacrare i suoi seguaci. Al contrario, Paran nominò Pugno Mathok, integrò gli ex ribelli nella sua Armata e poi voltò l'armata in marcia verso Aren.[126]

In Venti di Morte[]

Infiammato dalla brama e dall'ambizione per l'esposizione allo spirito-dio demoniaco intrappolato nel Lago Settle, l'Errante cercò avventatamente di reclamare il potere perduto dando inizio a una guerra tra le Fortezze e i giovani Canali. Mentre si preparava a pugnalare la Strega Piuma e ad aggiungere il suo sacrificio di sangue alle mattonelle delle Fortezze nella Cedance, il fantasma di Kuru Qan cercò di fermarlo. L'ex Ceda avvertì l'Errante che i Canali avevano il loro protettore, il Padrone del Mazzo. L'Errante, che non aveva mai sentito parlare di una simile entità, disse che un simile essere sarebbe stato un bambino davanti a lui. Gli avrebbe strappato il potere e forse lo avrebbe compatito mentre gli toglieva la vita.[127]

Unico Malazan tra gli Awl su Lether, Toc Anaster considerava Ganoes Paran come una delle poche persone di cui si fosse mai fidato.[128]

Ne I Segugi dell'Ombra[]

Gli Arsori di Ponti in pensione che risiedevano alla Taverna di K'rul furono colpiti duramente dalla Corporazione dei Sicari di Darujhistan e Picker e Antsy non sapevano come reagire. Antsy suggerì loro di andare alla Casa Finnest per mettersi in contatto con Paran e chiedere il suo consiglio. Raest li portò con riluttanza a uno dei piani superiori della Casa, consentendo a Picker di contattare Paran attraverso il Mazzo dei Draghi. Picker ebbe la visione di un Paran invecchiato, con l'uniforme militare sporca di sangue e il volto ricoperto di polvere. Dietro di lui c'erano i resti fumanti e distrutti di un paesaggio agricolo. Picker cercò di spiegare la loro situazione, ma il contatto fu breve e Paran aveva in mente questioni più importanti.[129]

Picker: "Ganoes! Capitano...ascolta, concentrati su di me".
Ganoes Paran: "...non è il momento, Caporale. Siamo in un grosso guaio. Ma prova a passare parola. Prova a metterli in guardia. Picker. Avvisali".
Picker:"Capitano...qualcuno vuole il tempio...il Tempio di K'rul. Qualcuno sta cercando di ucciderci...".
Ganoes Paran: "...jhistan può prendersi cura di sé, Pick. Baruk sa cosa fare, fidati di lui. Devi scoprire chi la vuole. Parla con Kruppe. Parla con l'Anguilla. Ma ascolta... diffondi il mio avvertimento, ti prego".
Picker: " Diffonderlo a chi ? Di chi stai parlando, Capitano ? E cosa c'entra Kruppe ?".
—Picker e Ganoes Paran

Ne La Polvere dei Sogni[]

Ne Il Dio Storpio[]

Day 15 weak by shadaan

Ganoes e Tavore riuniti di Shadaan

Paran e la sua Armata arrivarono nel nord di Kolanse infiltrandosi nella Cittadella Settentrionale (chiamata Fortezza Settentrionale dai Forkrul Assail) via Canale. Durante l'assedio, Paran disse al suo Sommo Mago Noto Boil che lui rispondeva solo all'Imperatrice. Quando Boil fece notare che l'Imperatrice era morta, Paran rispose che non rispondeva a nessuno, nemmeno al suo Sommo Mago.[130] Furono quindi assediati nella fortezza, ma ruppero l'assedio e marciarono verso sud, distruggendo altre due forze Assail lungo la strada.

Arrivarono in tempo per salvare i Cacciatori di Ossa, dopodiché si ricongiunse con sua sorella Tavore. Partecipò ai funerali di Gesler, Stormy e degli altri combattenti della Battaglia della Guglia presso Città di Kolanse.

Ne Il dio indifferente[]

Secondo Spindle, nel corso degli anni trascorsi dagli eventi de Il Dio Storpio, Paran era Asceso e aveva assunto il soprannome di "Duevolte vivo, Signore della Divinazione, Guardiano del Mazzo"[131].

Citazioni[]

"Fra tutte le armi che usiamo contro noi stessi, il senso di colpa è la più affilata, Volpe d'Argento; essa può intagliare il passato di una persona dandogli una forma irriconoscibile, falsi ricordi generano convinzioni che seminano ogni sorta di ossessioni."
—Ganoes Paran parla con Volpe d'Argento di sua madre, la Mhybe
"Il cuore della saggezza è la tolleranza...credo"
—Ganoes Paran
Anomander Rake: "Qualsiasi cosa tu abbia fatto per attirare l'attenzione degli dei è stata una mossa poco saggia".
Ganoes Paran: "Temo che non imparerò mai"
Anomander Rake (sorridendo): "Allora siamo molto simili, mortale".
—Ganoes e Rake si incontrano durante l'attacco dei Segugi dell'Ombra.
Attenzione: spoiler!
Questa sezione contiene importanti spoiler riguardo Memorie di Ghiaccio, leggete a vostro rischio.

Altro[]

Paran 2 by Sarinjin

Paran di Sarinjin

Paran toccò il sangue di un Segugio dell'Ombra ucciso da Anomander Rake, che gli permise di camminare senza catene dentro Dragnipur. Questo avvenimento ha fatto sì che Paran assumesse alcune qualità simili a quelle di un Segugio. Quando incontrò Paran, il Segugio Rood fu confuso da un senso di parentela.[132] Sebbene non sia un Soletaken a tutti gli effetti, in alcune occasioni Paran è diventato quasi invisibile all'interno di un Segugio fatto di ombre intrecciate.[133]


"Non un Soletaken, non sta mutando. Quelle sono due creature, uomo e bestia, unite... in qulache modo. E il potere dietro a questo... è l'Ombra. Kurald Emurlhan."
Ben lo Svelto

Paran non aveva alcun ricordo di ciò che era accaduto durante le sue trasformazioni.[134]

Volpe d'Argento gli diede il nome di Jen'isand Rul, che in Rhivi significava "Colui che Vaga dentro la Spada".[135]

Il Deserto di Paran è un luogo menzionato nella Bibbia ebraica. È possibile che il nome di Paran derivi da questo luogo.

Commenti dell'Autore[]

  • In un'intervista del 2020, Erikson ha rivelato che Felisin era colei che Oponn aveva scelto di far morire al posto di Ganoes dopo l'attentato a Pale in I Giardini della Luna. All'epoca Oponn aveva detto al Guardiano del Regno di Hood che avrebbero cercato un'altra persona all'ombra di Ganoes per subire una morte prematura e senza senso al suo posto.[136]
  • Erikson dice che un significato sottinteso in I Giardini della Luna era che Lorn stava preparando Ganoes Paran per sostituirla come Aggiunto. Ma questo andò a monte quando Paran si liberò all'interno della spada.[137]
Importanti spoiler sulla trama terminano qui.

Galleria fan art[]

Note e riferimenti[]

  1. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.59
  2. I Giardini della Luna,I Giardini della Luna/Elenco dei Personaggi, p.13
  3. Steven Erikson Gardens of the Moon 20th Anniversary Interview - Ten Very Big Books podcast - Come pronunciato da Steven Erikson a 18:44
  4. 4,0 4,1 I Giardini della Luna, Prologo, p.21
  5. 5,0 5,1 I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.51
  6. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.38 - commento fatto da Lorn
  7. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.40
  8. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.59
  9. I Giardini della Luna, Capitolo 19, p.523
  10. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.48
  11. 11,0 11,1 I Giardini della Luna, Capitolo 3, p.121
  12. I Giardini della Luna, Prologo, p.22
  13. I Giardini della Luna, Prologo, pp.19-20
  14. I Giardini della Luna, Prologo, p.20
  15. I Giardini della Luna, Capitolo 3, p.102
  16. I Giardini della Luna, Prologo, pp.20-24
  17. 17,0 17,1 I Giardini della Luna, Prologo, p.24
  18. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.37
  19. I Giardini della Luna, Capitolo 3, p.125
  20. I Giardini della Luna, Capitolo 1, pp.37-38
  21. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.39
  22. I Giardini della Luna, Capitolo 1, pp.32-33
  23. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.41
  24. I Giardini della Luna, Capitolo 1, pp.42/45-47
  25. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.51
  26. I Giardini della Luna, Capitolo 1, pp.53-54
  27. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.56
  28. I Giardini della Luna, Capitolo 4, p.150
  29. I Giardini della Luna, Capitolo 3, p.100
  30. I Giardini della Luna, Capitolo 3, pp.99-101
  31. I Giardini della Luna, Capitolo 1, p.53
  32. I Giardini della Luna, Capitolo 3, p.100
  33. I Giardini della Luna, Capitolo 3, pp.102-105
  34. I Giardini della Luna, Capitolo 3, p.104
  35. I Giardini della Luna, Capitolo 4, p.120
  36. I Giardini della Luna, Capitolo 4, pp.137-139
  37. I Giardini della Luna, Capitolo 4, p.125
  38. I Giardini della Luna, Capitolo 4, pp.125-127
  39. I Giardini della Luna, Capitolo 4, p.153
  40. I Giardini della Luna, Capitolo 4, pp.137-141
  41. I Giardini della Luna, Capitolo 4, p.140
  42. I Giardini della Luna, Capitolo 4, p.141
  43. I Giardini della Luna, Capitolo 4, p.143
  44. I Giardini della Luna, Capitolo 4, pp.142-143
  45. I Giardini della Luna, Capitolo 4, pp.152-156
  46. I Giardini della Luna, Capitolo 4, p.154
  47. I Giardini della Luna, Capitolo 10, p.307
  48. I Giardini della Luna, Capitolo 9, p.268
  49. I Giardini della Luna, Capitolo 9, p.257/285
  50. I Giardini della Luna, Capitolo 4, pp.160-166
  51. I Giardini della Luna, Capitolo 4, p.165
  52. I Giardini della Luna, Capitolo 9, pp.267-269
  53. I Giardini della Luna, Capitolo 9, pp.271-272
  54. I Giardini della Luna, Capitolo 9, pp.272/285/301
  55. I Giardini della Luna, Capitolo 9, p.299
  56. I Giardini della Luna, Capitolo 10, pp.305-309
  57. I Giardini della Luna, Capitolo 15, pp.430-433/437-443
  58. I Giardini della Luna, Capitolo 15, pp.443-449
  59. I Giardini della Luna, Capitolo 16, pp.463-469
  60. I Giardini della Luna, Capitolo 16, pp.470-474
  61. I Giardini della Luna, Capitolo 18, pp.497-504
  62. I Giardini della Luna, Capitolo 18, pp.507-509
  63. I Giardini della Luna, Capitolo 18, pp.509-513
  64. I Giardini della Luna, Capitolo 19, pp.521-522
  65. I Giardini della Luna, Capitolo 19, p.523
  66. I Giardini della Luna, Capitolo 20, p.544
  67. I Giardini della Luna, Capitolo 21, p.561
  68. I Giardini della Luna, Capitolo 22, pp.588-591
  69. I Giardini della Luna, Capitolo 22, pp.594-596
  70. I Giardini della Luna, Capitolo 22, pp.596-601
  71. I Giardini della Luna, Capitolo 23, p.615
  72. I Giardini della Luna, Capitolo 23, p.628
  73. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 2, pp.97-102
  74. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 2, pp.93-94
  75. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 2, pp.93-94/101
  76. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 4, pp.172-173
  77. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 5, p.239
  78. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 5, pp.223-232
  79. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 5, pp.220-230
  80. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 5, p.216
  81. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 4, pp.156-160
  82. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 11
  83. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 17, pp.647-655
  84. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 17, pp.666-668
  85. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 17, pp.668-673
  86. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 17, pp.674-691
  87. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 18, pp.726/755-756/757-762
  88. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 21, pp.898-899
  89. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 20, p.818
  90. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 23, pp.945-952
  91. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 24, pp.1008-1011
  92. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 24, pp.1012-1013
  93. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 24, pp.1017-1020
  94. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 25, pp.1091/1110-1117
  95. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 25, pp.1117-1119
  96. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 25, pp.1137-1141
  97. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 25, pp.1146-1147
  98. Memorie di Ghiaccio, Epilogo, pp.1153-1154
  99. La Casa delle Catene, Capitolo 11, pp.432-433
  100. La Casa delle Catene, Capitolo 26, p.879
  101. La Casa delle Catene, Capitolo 18, p.612
  102. La Casa delle Catene, Capitolo 25, pp.861-862
  103. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 10, p.501
  104. 104,0 104,1 I Cacciatori di Ossa, Capitolo 5, pp.243-248
  105. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 8, pp.431-433
  106. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 8, pp.432-433/448-455
  107. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 10, pp.501-504
  108. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 10, pp.504-508
  109. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 10, pp.513-517
  110. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 11, pp.531-532
  111. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 11, pp.538-540
  112. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 11, pp.534-546
  113. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 13, p.592
  114. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 13, pp.592-594
  115. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 13, pp.595-596
  116. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 13, pp.596-599/601
  117. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 13, pp.599-600
  118. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 13, pp.600-601
  119. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 15, pp.729-730
  120. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 15, pp.730-731/735-736
  121. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 15, pp.690-699/710-733/729-730
  122. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 16, p.764
  123. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 16, p.766
  124. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 21, p.946
  125. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 20, pp.905-907/912-914/925-926
  126. I Cacciatori di Ossa, Capitolo 21, pp.945-949
  127. Venti di Morte, Capitolo 11, pp.415-418
  128. Venti di Morte, Capitolo 22, p.1041
  129. I Segugi dell'Ombra, Capitolo 15, pp.724-725
  130. Il Dio Storpio, Capitolo 1, p.40
  131. Il dio indifferente, Capitolo 11, p.247
  132. I Giardini della Luna, Capitolo 23, pp.613-614
  133. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 24, p.1010
  134. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 24, p.1011
  135. Memorie di Ghiaccio, Capitolo 4, p.173
  136. Gardens of the Moon - Chatting with Steven Erikson, part 2 - Vedi 37:45
  137. Critical Conversations 08: Character Agency in Gardens of the Moon with Steven Erikson - A Critical Dragon - Vedi 22:40
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